La Storia
Villa Pacifici
La famiglia Pacifici, una nobile casata di origini antiche, intorno al 1750 fa costruire un imponente palazzo in località Navicella per la villeggiatura e per il soggiorno nel periodo degli importanti lavori agricoli stagionali.
Il fabbricato sorge al centro di un immenso parco. Successivamente viene costruita una nuova grande casa colonica.
A partire dal 1931, agli eredi Pacifici-Panichi, si affiancano gli esponenti della facoltosa famiglia Partini, fino al 1981 quando Partini Renato vende la sua parte cui fa seguito la vendita anche da parte dei Panichi.
Una maestosa cancellata segna l’inizio di un lungo viale alberato dal quale si accede all’antica dimora immersa nel verde.
L’edificio mostra lo stemma della nobile famiglia Pacifici. Alle spalle della costruzione si estende il parco ricchissimo di alberi secolari, palme, pini marittimi, lecci abeti e castagni, articolato in vialetti ed aiuole e abbellito da colonnine e statue allegoriche, opera del famoso scultore Romolo del Gobbo.
Al suo interno si trova una conca profonda che i Partini riempivano con le acque del fiume Tronto o del torrente Marino formando un caratteristico laghetto.
Su un lato esiste una grotta scavata nella roccia dalla quale i proprietari accedevano al lago tramite piccole barche. Nel complesso, ben racchiuso da una lunga cinta muraria, si respira un’aria davvero particolare con le varie figure in pietra che circondano il laghetto come, ad esempio, un grande leone che domina le acque dall’alto di una rupe.
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